Un paradiso di torta!!!

By pane&marmellata - dicembre 08, 2012


.: November rain - Guns N’ Roses :.


Un piovoso pomeriggio di autunno inoltrato… una domenica di novembre trascorsa a Pavia per visitare la mostra di Renoir "La vie en peinture" al Castello Visconteo e, con la mente, un ritorno al passato, al periodo in cui studiavo proprio in questa città… 


Molto bella la cornice della mostra....




... e piacevole il tempo trascorso immersi nell'arte di Renoir e nella sua "joie de vivre".....




Per me, un dipinto deve essere una cosa gradevole, allegra e bella, sì, bella. Ci sono già troppe cose spiacevoli nella vita senza che ci si metta a crearne altre.  (Pierre-Auguste Renoir)


Ogni tanto, bisogna tentare cose superiori alle proprie forze. (Pierre-Auguste Renoir, in una lettera all'amico Paul Bérard)

e poi una tappa immancabile alla pasticceria Vigoni per una fetta della vera torta paradiso… la prima volta che l'ho assaggiata, ormai qualche anno fa, ricordo di aver pensato "sembra di mordere una nuvola".... semplice, leggera leggera (se non si parla in termini di grassi, vista la quantità non proprio trascurabile di burro presente), con una consistenza mai trovata in nessun’altra torta, non la classica torta da colazione soffice soffice che tanti chiamano impropriamente torta paradiso, ma più friabile, scioglievole…. e con un delizioso sentore di limone.... Buonissima nella sua semplicità....  è da provare, le parole non rendono l'idea!!! E allora, se volete farla, ecco la ricetta:

Torta Paradiso


Ingredienti:
  • 135 g di farina
  • 135 g di fecola di patate
  • 250 g di burro
  • 250 g di zucchero
  • 4 uova
  • Scorza grattugiata di un limone
  • Un pizzico di sale

Preriscaldare il forno a 180°. Montare gli albumi a neve. Lavorare bene il burro con lo zucchero, il pizzico di sale e la scorza di limone, unire poi i tuorli e continuare a lavorare con le fruste fino ad ottenere un composto omogeneo. Aggiungere poi la farina e la fecola setacciate e, infine, incorporare delicatamente gli albumi montati a neve (prelevando prima un paio di cucchiaiate con cui si andrà ad ammorbidire il composto e poi aggiungere il resto degli albumi facendo attenzione e a non farli smontare). Versare il composto in uno stampo avente diametro almeno di 28-30 cm (non deve venire altissima) e cuocere per circa 50 minuti (controllare sempre alla fine facendo la prova con lo stuzzicadenti). 
 
Lo sapevate che la Torta paradiso …

... è un semplice dolce lievitato di origini lombarde, simile alla torta margherita, ma più ricco per la presenza di una quantità importante di burro? La Torta Paradiso nasce a Pavia nel laboratorio di pasticceria di Enrico Vigoni sul finire dell’Ottocento. La storia vuole che Enrico Vigoni arrivasse alla ricetta finale dopo svariati esperimenti e che il nome deriverebbe dal fatto che, dopo aver fatto assaggiare il risultato finale a una nobildonna, quest’ultima avesse esclamato: “Questa torta è un paradiso!”. La lunga durata - eccezionale in un’epoca in cui non esistevano conservanti e mezzi di conservazione – permise un’affermazione straordinaria della Torta Paradiso, che poteva anche essere spedita senza problemi. Fu così che divenne un simbolo di Pavia e un classico della pasticceria italiana. Esistono anche diverse leggende legate alla nascita di questa torta: secondo la leggenda più pittoresca, un frate erborista della vicina Certosa di Pavia, eludendo le severe regole monastiche, uscì dal monastero per andare alla ricerca delle sue erbe curative. Sembra che arrivò fino a Parona dove incontrò una giovane sposa che gli fece assaggiare una torta. Trovatala eccellente, il frate tornò ad incontrare la sposa per avere la ricetta; il Priore, però, insospettito dalle sue frequenti assenze, lo rinchiuse entro le mura del monastero e qui, per consolarsi, non gli restò che dedicarsi alla preparazione della torta che gli ricordava la cara signora. Il suo impasto piacque immediatamente anche agli altri monaci che la battezzarono "Torta Paradiso". Dal 1878 è il simbolo più dolce della città di Pavia. In quella data Enrico Vigoni, su consiglio del marchese Cusani Visconti, regolamentò la produzione della Torta Paradiso, come ancora oggi avviene secondo la ricetta originale nelle pasticcerie artigianali. La Torta Paradiso fu premiata con la medaglia d’oro all’esposizione internazionale del 1906. E molti altri sono i premi che la Torta Vigoni ha ottenuto, l’ultimo in ordine di tempo all’Expo dei Sapori del 2003. La torta Vigoni è anche iscritta nell’elenco dei prodotti tipici agroalimentari della regione Lombardia con la denominazione Torta del Paradiso, sinonimo “Tùrta Vigon”.

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6 Comments

  1. Bella mostra! E la torta paradiso è davvero un paradiso *_*
    Come al solito post interessantissimo! Un abbraccio

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  2. Adoro Pavia, è così elegante!!!
    La prossima volta visiterò la pasticceria che citi, voglio mangiare le nuvole anche io!! :)

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  3. ma sai che non sapevo che questa torta fosse originaria di Pavia? In effetti è...paradisiaca!!!

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  4. Ciao!!Grazie mille per essere passata!Anche io mi sono unita ai tuoi lettori!!:)
    A presto!!! :)

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  5. @ Elisa:mi fa piacere che ti sia piaciuto!!! :-)

    @ MorsoDiFame Antonella: ;-) anche a me Pavia piace molto, piccola ma graziosa!!!

    @ merincucina: anch'io non lo sapevo prima di ancdare a studiare là!!!

    @ sississima: :-)

    @ Chiara's Sweets: a presto!!!! :-)

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